A cura di Roberto Scheggi

A cura di Roberto Scheggi
Animatore Digitale IPSIA G. Giorgi Verona

giovedì 7 aprile 2016

Precisazioni sull’avvio dei Corsi del PNSD in Veneto (D.M. 762/2014)

precisazioni

A fronte della situazione determinatasi e delle incomprensioni emerse, ci corre l'obbligo di fornire le presenti precisazioni
Ribadiamo, innanzitutto, che la composizione delle liste dei docenti selezionati per i Corsi PNSD, di cui al D.M. 762/2014, predisposti per i mesi di aprile e magggio e qui pubblicate, è stata realizzata dal sistema SIDI e non dipende in alcun modo da scelte di questo ente organizzante.

criteri di selezione implementati dal MIUR in SIDI sono:
  1. appartenenza a Team per l'Innovazione Digitale scelti e dichiarati dai Dirigenti Scolastici attraverso la procedura prevista e con convalida sulla piattaforma (criterio esclusivo: i corsi sono destinati esclusivamente ai membri dei Team);
  2. ordine cronologico della prenotazione dei corsi (precedenza).
I posti disponibili nei diversi corsi variano da 20 a 30: i primi 20 o 30 prenotati facenti parte dei Team e convalidati dai Dirigenti Scolastici sono stati selezionati dal sistema SIDI.
I prenotati ai corsi sono stati in media una 90, quindi molte sono state le esclusioni.
Il sistema SIDI si è rivelato inadeguato alla gestione del processo, non permettendo l'associazione delle scuole sede di corsi alla scuola capofila che ha dovuto provvedere all'intera gestione di tutti i corsi. Inoltre, SIDI ha evidenziato falle nell'incrocio tra scuole e dipendenti ed una struttura che complica la gestione delle iscrizioni: si pensi solo al fatto che a fine procedure non è in grado di generare la lista dei selezionati nei vari corsi e di renderla disponibile alla stampa e permetterne l'esportazione in file. Tali liste vengono realizzate "a mano" dalla Segreteria attraverso il copia/incolla delle schermate. Inoltre le e-mail dei richiedenti i corsi possono essere gestite solo una alla volta e non in forma di mailing list, con evidente limite alla comunicazione (avvenuta appena possibile, ma, ovviamente dopo la scadenza delle iscrizioni che, a causa delle proroghe concesse, è stata fortemente ravvicinata all'avvio dei primi corsi).
Il MIUR ha preteso, come ben noto, una tempistica per le scuole assolutamente impossibile da rispettare. Questo ente organizzante ha deciso di prorogare le scadenze per rendere possibili le operazioni. Il MIUR, a fronte dell'inefficienza di SIDI, ha chiesto ulteriori proroghe che però non hanno potuto superare il limite di 6 giorni precedenti al primo incontro dei primi corsi avviati. In questi sei giorni si è dovuto provvedere ad attivare la selezione (nei modi prima descritti) e a realizzare ("manualmente", come già detto) le liste dei corsisti da inviare alle scuole sede di corsi. Le scuole sede dei primi corsi in avvio le hanno ricevute con tre giorni di anticipo. I selezionati erano stati, peraltro, già avvisati da e-mail di notifica di SIDI.
Con la concentrazione delle operazioni nella scuola capofila, con il solo mio lavoro (impegnato, peraltro, nell'insegnamento in 9 cassi oltre che in altri molteplici progetti territoriali) e con quello encomiabile e spesso gratuito di un'unica assistente amministrativa, ma soprattutto e a monte, con questa tempistica, non è stato nemmeno possibile pubblicizzare i corsi attraverso quella Proposta Formativapredisposta dai formatori e formalizzata in 4-6 pagine di descrizione dei corsi, che ho personalmente inventato e che è predisposta unicamente qui nel Veneto per l'orientamento della scelta dei corsi da seguire. Essa sarà distribuita durante i corsi come materiale dei corsi stessi. 
Le comunicazioni sul funzionamento criptico di  SIDI e sui suoi malfunzionamenti sono state date tempestivamente su questo sito, ma va tenuto conto che abbiamo dovuto scoprire progressivamente, in itinere, le problematiche per ipotesi e prove: esse non ci sono state comunicate prima di procedere, anzi abbiamo a volte constatato di aver ricevuto a monte informazioni errate.
In questa farragine in cui siamo stati costretti, siamo miracolosamente riusciti a pianificare 35 corsi da realizzare, altrettanto miracolosamente in 2 mesi. Il sistema SIDI ha mostrato soprattutto un difetto discriminante per i corsisti: alcuni dirigenti scolastici non risultano associati alla propria scuola e non possono quindi effettuare operazioni sui loro dipendenti in quanto questi non risultano tali. Ciò si è verificato soprattutto in caso di condizione di reggenza di una scuola da parte del Dirigente, che è risultato associato ad una sola delle due scuole dirette (a quella di titolarità, ma a volte anche a quella di reggenza). I Dirigenti, in questi casi, non hanno potuto convalidare i propri Team.
Il sistema SIDI sembra avere anche altri difetti nella gestione del personale: essi, però, dovrebbero essere verificati con apposite procedure tecniche e di cui qui non dico per brevità.
Inoltre, alcuni Dirigenti Scolastici, per scelta, per dimenticanza o non conoscendo la specifica scadenza, non hanno proceduto a confermare i propri Team.
E' evidente che queste discriminazioni ed esclusioni non dipendono dalla nostra volontà o da nostre scelte e non sono da noi sanabili in quanto il sistema SIDI tecnicamente non lo permette. Non faremmo mai, comunque, simili operazioni in quanto esse andrebbero da un lato contro la volontà dei Dirigenti, dall'altro produrrebbero altre esclusioni, invalidando il criterio di precedenza cronologica (unico controllabile attraverso SIDI) e producendo un'arbitrarietà che ci potrebbe, a ragione, essere imputata. Anche eventuali modifiche dei Team, derivanti dalla possibilità concessa ai Dirigenti Scolastici entro il 15 aprile, non avranno effetto per i corsi attivati in questa primavera, a meno che non sia il MIUR con un proprio atto specifico, ad personam, a decretare chi deve essere escluso e chi deve essere ammesso. I cambiamenti nei Team potranno automaticamente essere accolti per i corsi successivi (a settembre) se il sistema SIDI li avrà recepiti.
Si è palesata anche un'incomprensione contingente: alcuni docenti hanno creduto di essere stati accettati in quanto il Dirigente ha provveduto alla loro convalida in SIDI: è un'altra mancanza di chiarezza della piattaforma che non spiega che è poi necessario rientrare nel numero dei posti disponibili.
Va detto che anche questo lo abbiamo scoperto a giochi fatti: a priori, un informatico, ritiene che, se fissa un numero massimo di partecipanti, il sistema chiuda automaticamente le iscrizioni una volta raggiunto quel numero, magari con una piccola riserva ulteriore per eventuali sostituzioni dovute a ritiri o a esclusioni per mancanza di requisiti (che però il sistema dovrebbe effettuare, sempre automaticamente, prima della scadenza delle iscrizioni). SIDI non funziona così econtinua a raccogliere iscrizioni senza limiti e senza poi comunicare nulla agli interessati e non fornendo strumenti e tempi alle scuole sede di corsi per sostituire o affiancare tale comunicazione.
Sulla disponibilità di posti va detto che abbiamo ben 24 scuole sede di corsi distribuite in tutte le province. Qualche area è meno coperta, soprattutto in territori diffcili come la montagna bellunese e la costa rodigina: ciò dipende dal fatto che le scuole di questi territori non hanno dato disponibilità a partecipare al nostro progetto e ad essere sede di corsi. In altri termini: la nostra Rete c'è, sono le altre scuole che non hanno collaborato per coprire più capillarmente il territorio.
Nel territorio bellunese siamo riusciti, nei giorni scorsi, ad acquisire una nuova sede di corsi (la ventiquattresima), che si attiverà da settembre, grazie alla partecipazione dell'Istituto Comprensivo di Ponte nelle Alpi: non possiamo che invitare altre scuole di quel territorio, collocate in altre posizioni strategiche per la raggiungibilità, ad aderire ai Piani futuri.
Nel precedente Piano PNSD Regionale abbiamo formato più di 1350 docenti attraverso 67 corsi. I membri dei Team sono teoricamente poco più di 1800 ed hanno a disposizione 105 corsi, tra quelli di questa privavera e quelli del prossimo autunno. Fatte le dovute proporzioni, ci siamo: ci sono corsi per tutti
Va tenuto conto, peraltro, che:
  • far parte del Team, non è obbligatorio;
  • la formazione dei membri dei Team non è obbligatoria; 
  • il numero di corsi che un docente potrebbe seguire, alla luce del finanziamento erogato, è 2 o 3.
Ritengo che in questa fase, la compulsività della tempistica a cui abbiamo dovuto fare fronte abbia portato i docenti a correre ad iscriversi per paura di essere tagliati fuori. E' un timore immotivato: da settembre in poi ci saranno 70 corsi. Chi non è rientrato oggi nei posti disponibili potrà iscriversi ai prossimi corsi. Non abbiamo strumenti per distribuire le richieste, ma confidiamo in un processo "naturale". 
Ricordiamo che il Piano Nazionale Scuola Digitale è un progetto del MIUR e che noi, Rete Scuola Digitale Veneta, siamo un soggetto istituzionale, prodotto dell'Autonomia delle scuole.
Abbiamo l'obbligo di seguire le linee guida, le finalità e gli obiettivi dettati dall'Autorità Centrale, declinandoli nella situazione locale di cui sfruttiamo le risorse logistiche e umane (che sono di alta qualità), e dobbiamo anche utilizzare gli strumenti nazionali che devono permettere una gestione coordinata e monitorabile delle azioni (in questo caso, SIDI)

E' inutile, però, lamentarsi oltremisura con noi, e tantomeno con i formatori, per motivi anche giusti, ma che sono determinati da strumenti e decisioni gestionali che non possiamo modificare perché ciò non ci compete, ma per i quali, quotidianamente, con spirito di collaborazione, inviamo resoconti, richieste, idee e suggerimenti a:
Dipartimento per la Programmazione e la gestione delle risorse umane,
finanziarie e strumentali Direzione Generale per interventi in materia di edilizia scolastica,
per la gestione dei fondi strutturali per l'istruzione e per l'innovazione digitale
Ufficio VI – Innovazione Digitale 

E-mail: innovazionedigitale@istruzione.it
Dirigente Daniele Barca Telefono: +39 065849 – 2447-3408
Pur comprendendo lo stato di tensione che la gestione delle operazioni prima descritta ha fatto emergere tra i docenti e condividendo anche i disagi e le incomprensioni in cui essi sono stati condotti, non possiamo tollerare manifestazioni ostili nei confronti dei nostri formatori (del tutto incolpevoli) che arrivino al punto dell'offesa e della violenza, così come si sono manifestate durante il primo incontro di un corso a Padova. Le proteste sono ammissibili, ma vanno rivolte nelle forme corrette ai soggetti specifici che le possono recepire per risolvere i problemi e devono essere improntate a spirito di collaborazione con tutte le istanze coinvolte, locali e centrali, e, quantomeno, mantenersi nei limiti della buona educazione e della legalità. Siamo pronti a spiegare e a discutere per migliorare in ogni modo possibile la formazione, ma, proprio per permettere questo dialogo positivo, nel caso si ripetessero simili episodi, ricorreremo alle istanze preposte al controllo e all'ordine pubblico.
FRANCO TORCELLAN
Coordinatore del Comitato Tecnico – Scientifico
della Rete Scuola Digitale Veneta
http://www.scuoladigitaleveneta.it/

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